Disturbi d'ansia - Sintomo (impotenza)

F.C. è un ingegnere di 42 anni, dirigente di azienda, separato da circa due anni dopo cinque anni di matrimonio, non ha figli. Quando sente la necessità di una psicoterapia si sta frequentando, da circa due mesi, con una sua collega di lavoro:

"...la prima volta che mi si è presentato il problema è stato quando sono riuscito ad invitare a casa mia M., di 10 anni più giovane di me, molto bella, anzi è considerata la più bella e la più desiderata dell’azienda.

Mi sentivo molto entusiasta che  M. avesse accettato un invito a casa mia...è successa una cosa.

Per ben due volte ho provato ad avere un rapporto sessuale con lei senza riuscirvi; ...non mi era mai capitata una cosa simile...lei ha tentato di rassicurarmi...poi alla fine siamo usciti e siamo andati al cinema; la settimana successiva è accaduta la stessa cosa...; evitavo qualsiasi contato con altre donne per paura che mi ricapitasse quella storia; ero triste, preoccupato ed ero terrorizzato all’idea di essere diventato impotente, alla fine non ce l’ho fatta più e, con grande preoccupazione e vergogna mi sono rivolto prima ad un urologo poi ad un andrologo.

Tutti e due mi hanno detto che sul piano fisico non avevo niente ma che mi avrebbe aiutato rivolgermi ad  uno Psicologo”.

L'ho fatto e con la psicoterapia ho prima capito prima che non ero diventato impotente, poi perché non mi era mai accaduto prima ma solo in quel momento; poi ho capito che non era un problema di sesso ma un problema di ansia e mi sono state fornite delle procedure per non far più accadere una cosa del genere;  oggi mi sento nuovamente fiducioso in me stesso".

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